L’IMPORTANZA DI UNA “ICS”

Da trentatre anni, tutti i cittadini e i tecnici della costiera amalfitana e sorrentina, fanno i conti con il rigorosissimo Piano Urbanistico Territoriale.

Una legge regionale nata per frenare l’avanzata del cemento, istituita a difesa del territorio contro le speranze di molti e, per fortuna, le minacce di altrettanti, di manomettere il paesaggio.

Nonostante i tentativi di accantonarlo, l’anacronismo e le successive misure, il P.U.T. è ancora là, apparentemente irremovibile.

Finché un giorno di fine Luglio, mentre eravamo in fila per prenotare un posto in spiaggia, abbiamo appreso che il consiglio regionale della Campania, tramite una discussione della durata netta di tre minuti, ha approvato una variante al P.U.T. che consente alla conferenza di servizi di esprimersi sulla realizzazione della galleria Minori-Maiori.

Un vero e proprio “colpo di mano”, con voto pure anticipato rispetto agli ordini del giorno, nel timore che non restasse tempo.

(si veda il video dal min. 3.05.55  al link: https://www.youtube.com/watch?v=PWMpxoULV3A&fbclid=IwAR2WZRNStXmUxR_gNwpbrlPjSV8j237uUNVPSWMIsJWSRdiMOcy9UOjDFoI )

A proporre la variante, l’intraprendente quanto sbrigativo consigliere Luca Cascone della lista “De Luca presidente – L’Italia è popolare”, quello convinto che “con la galleria si potrà liberare il lungomare di Minori dalle auto” (sic!).

Ma la sveltezza dev’essere proprio un dono del consigliere Cascone. In questi giorni, tramite un’inchiesta di fanpage.it, è emerso che fu proprio lui, in piena emergenza virus, ad occuparsi, non si sa a che titolo, della fornitura dei servizi sanitari per la Regione Campania.

In particolare, dicono le accuse, Cascone, fedelissimo di De Luca, tramite un bando-lampo durato appena 48 ore, gestì un appalto da 18 milioni di euro per la costruzione di tre ospedali modulari anti-covid (presso gli ospedali di Napoli, Caserta e Salerno).

Ospedali rimasti “fantasma”, mai collaudati e quindi mai entrati in funzione, dove non è entrato mai nessun paziente e mai ci entrerà. Buoni sono per la visita inaugurale del governatore, ovviamente a favore di telecamere.

Cascone si è difeso dicendo che “ha fatto volontariato”. Ma evidentemente la Procura di Napoli, che lo ha iscritto nel registro degli indagati, non crede alla sua generosità.

Così, mentre la costiera frana dappertutto, il turismo è al collasso, non abbiamo uno straccio di  ospedale, i trasporti pubblici sono in condizioni drammatiche, centinaia di lavoratori sono rimasti disoccupati e altri centinaia di giovani lasciano i paesi per trovare un’opportunità altrove, abbiamo appena speso quasi 7 milioni di euro per tre ospedali finti e siamo disposti a spenderne altri 20 per fare un buco inutile in una collinetta.

Strano? No.

Il governatore De Luca, in costiera, specie a Minori, ottiene percentuali “bulgare”.

Resta scolpito nella memoria il record di votanti, alle primarie del 2015. Cittadini in operosa fila, al prezzo modico di due euro “già pagato”. E, ovviamente, il successivo plebiscito al voto regionale.

Utilizzando una definizione in voga “diedero fiducia”.

Ed ora quella fiducia gli torna indietro, materializzandosi in ospedali finti e gallerie.

Sembrerà strano, ma la “ics” che deponiamo sulla scheda elettorale è un’arma eccezionale per difendere i nostri diritti. Per questo bisognerebbe utilizzarla con attenzione.

Potrebbe consentire, ad esempio, al consigliere Cascone di dedicarsi più intensamente al volontariato.

Quello vero.

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