LA SCOPERTA

La Campania è la terza regione in Italia per abbandono scolastico (16,3%) dietro solo alla Sicilia e alla Puglia; un dato altissimo. Quasi uno studente su sei non completa gli studi, fermandosi alla licenza media.

E’ uno dei motivi per cui bisognerebbe investire ogni energia per garantire ai giovani un’istruzione adeguata e una scuola, con i relativi servizi, all’altezza.

Viceversa, ogni anno, intorno al quindici di settembre, improvvisamente, si scopre che il trasporto pubblico non è sufficiente a contenere gli studenti unitamente ai turisti ancora presenti in costa d’Amalfi. Per non parlare dei pendolari che usano i mezzi per recarsi al lavoro.

E’ una scoperta che, effettivamente, ha dell’incredibile. Così, da un momento all’altro!.

E chi se lo aspettava?.

Tra quelli colti di sorpresa, sicuramente c’è l’Assessore regionale alla mobilità, tal Cascone (scuderia De Luca ovviamente) che neanche quest’anno si è accorto che a settembre ricomincia la scuola.

In effetti sono cose, queste, che se uno non se le segna sull’agendina, poi se le dimentica. Capita quando si è impegnati a tagliare nastri in campagna elettorale o a progettare gallerie per distruggere ciò che di bello ancora teniamo.

Senza contare che la maggior parte degli studenti, neanche vota.

E chi vota, purtroppo, tace e non si indigna.

D’altronde per la regione che durante la pandemia le ha tenute chiuse più di ogni altro posto al mondo, le scuole evidentemente rappresentano un impiccio non da poco.

Un metro di distanziamento in classe e un millimetro sul bus.

Fosse per i nostri politici, i giovani potrebbero studiare tutti all’università della strada; infatti, ammetto di aver visto quest’estate molti giovani dottori bivaccare notti intere, sulle sedie del bar sotto casa, sdraiati e indolenti, tra alcool e cellulare.

Anzi, credo sia giunto il momento di attribuirgli una laurea con lode.

Intanto, per affrontare quest’inatteso dilemma dell’affollamento dei bus, l’Assessore di cui sopra ha spedito le convocazioni ai sindaci per quelle celeberrime riunioni dove si discute di tutto ma non si risolve mai niente.

Si tratta di convegni che dureranno il tempo sufficiente a consentire l’arrivo dell’autunno, il migrare dei turisti e un sufficiente svuotamento degli autobus, tale da consentire agli studenti di raggiungere la scuola senza acrobazie da contorsionisti.

All’interno di queste tavole rotonde, chissà, possiamo sperare che qualcuno suggerisca di mettere due corse aggiuntive, due soltanto, solo per studenti, all’orario di entrata e uscita delle scuole?.

Certo, si tratta di un’idea rivoluzionaria, ma a scoperte sensazionali generalmente fanno seguito soluzioni straordinarie.

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