La scatola sull’orizzonte

progetto sul pontile
Minori, in costa d’Amalfi, è un paese che vuole essere all’avanguardia, e prova a farlo soprattutto nella realizzazione delle opere pubbliche, che non sono solamente caratterizzate da un’alta qualità di esecuzione ma anche per la modernità delle soluzioni e per il linguaggio sempre attuale, fedele alle più illuminate tendenze dell’architettura contemporanea. Non fa eccezione l’intervento in esecuzione sul nuovo molo d’attracco. Un progetto dinamico e coraggioso, sul quale la soprintendenza ha dato il proprio parere assolutamente positivo in quanto ben consapevole della bontà dell’intervento.
Segnaliamo però la spiacevole circostanza che i lavori siano stati interrotti proprio quando si cominciava ad intravedere la bellezza del risultato; così i minoresi e gli ospiti tutti, ad oggi, si interrogano sul senso e la funzione dei grossi tubolari metallici che sono stati montati sul pontile. Per fare chiarezza e liberare il campo da eventuali perplessità, mi prendo la responsabilità di rivelare in anteprima l’opera in costruzione, che vi mostro con piacere allegando una simulazione dello stato di progetto.
E’ noto che il progetto approvato del nuovo molo di attracco prevede anche la realizzazione dei servizi di biglietteria ed igienici da posizionare sotto la porzione di lungomare che ospita il vecchio alveo del fiume. Constatata l’impossibilità di realizzare in quel sito tutte le attrezzature indispensabili, la variante progettuale prevede dunque la costruzione di un volume sospeso a circa 3 metri di altezza sopra la prima porzione del molo di attracco. Il nuovo parallelepidedo conterrà dunque i servizi igienici necessari ai passeggeri in attesa di imbarco e non solo. Il nuovo volume, al quale si accederà con una scala direttamente dal pontile, presenterà almeno due pareti vetrate per offrire agli utenti una piacevole “sosta” con una gradevole e stimolante vista mare. Per ora, ed è possibile visitarle, sono stati installate solamente le tubature per gli scarichi fognari, leggermente sovradimensionate per poter essere funzionali sia come struttura portante che per i momenti di massiccia affluenza delle toilettes.
L’utopia dell’orizzonte è senza dubbio la cifra compositiva ispiratrice di questo progetto. La scatola sembra infatti posizionarsi lungo la linea dell’orizzonte, quell’irrangiungibile retta che, citando il poeta Galeano, “cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi”, un’utopia che ci chiede la leggerezza dell’anima e nel corpo. Quell’irrefrenabile esigenza di svuotarsi per continuare spediti la corsa verso il miraggio della felicità.
Con questa nuova opera Minori entra di diritto nei luoghi simbolo dell’architettura contemporanea, una mossa abile e decisa per restare al passo di Ravello che con l’auditorium di Niemeyer stava operando un simbolico sorpasso. Ora ci si augura che i lavori riprendano al più presto per portare a conclusione un’opera così importante, perfettamente integrata al territorio e rispondente alle esigenze estetiche e pratiche del paese; l’auspicio, infatti, è di poter assistere alla sua festosa inaugurazione prima della prossima estate.
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