Ogni anno puntualmente, nei nostri luoghi di villeggiatura, si sviluppa una rissa che possiede tutte le caratteristiche del prototipo di rissa “Righeira”, che ho narrato nel libro “Vamos a la playa” – Fenomenologia del Righeira moderno.
Ecco un estratto dal capitolo “Il Righeira violento”.
La propensione del Righeira alla rissa si manifesta soprattutto nell’uso di armi improprie delle quali non riesce mai, preventivamente, a calcolare gli effetti. Classico esempio è l’uso della catena antifurto per il motorino, utilizzata, all’occorrenza, per supportare le proprie tesi in una discussione. In questi casi, il Righeira fa roteare la catena al di sopra del capo e, memore di alcuni film visti in tv da ragazzo, ipotizza di poterla adoperare come Bruce Lee. In realtà, l’esperienza insegna che, quando il Righeira passa all’uso della catena da motorino e ricalca “Dalla Cina con furore”, poi finisce sempre con almeno un paio di feriti. Questo anche perché il Righeira violento non riesce mai ad associare in maniera proporzionale la reazione all’offesa ricevuta. Con timore, gli esperti ipotizzano che, se un Righeira diventasse il presidente di uno stato in possesso dell’atomica, la civiltà umana potrebbe scomparire nel giro di quattro mesi. (…)
Le cause che possono scatenare l’aggressività del Righeira sono di solito legate ad apprezzamenti nei confronti della sua donna, ma anche a questioni di parcheggio o a piccole sopraffazioni da spiaggia: sabbia sull’asciugamano, spostamento di ciabatte. Molto gettonato è anche il salto del posto in fila o il rimprovero ricevuto a fronte di comportamenti che il Righeira giudica assolutamente normali e conformi al cosiddetto Diritto Righeira. (…)
Ma ci sono anche altri fattori contingenti che possono facilitare l’innesco di reazioni violente. Il caldo, ad esempio, è un ottimo detonatore di rissa righeira e per questo motivo l’80% degli episodi di violenza accadono tra le 14:30 e le 16:30 del pomeriggio, cioè nelle ore immediatamente successive al massimo irraggiamento, quando l’accumulo di raggi solari è al massimo.
Raramente una rissa righeira termina in maniera spontanea: il ferimento grave o il decesso di uno dei partecipanti può arrestare il fenomeno, ma non sempre. Se ci fate caso, in una rissa righeira l’ambulanza è quasi sempre inutile perché nessuno vuole subire l’onta di essere trasportato via in barella. Piuttosto ci si lascia morire per strada.
Più frequentemente la rissa tra Righeira viene sedata dall’intervento massiccio delle forze dell’ordine che, comunque, non sempre vengono riconosciute come autorità. Ad esempio, il vigile urbano per il Righeira non è un pubblico ufficiale, ma solo quello che fa le multe. Ne consegue che l’autorevolezza dell’agente di polizia municipale, in caso di rissa, fa fatica ad essere riconosciuta ed egli sia costretto a cimentarsi in impegnative attività di combattimento.
Il vigile furbo lo sa e raramente s’intromette in una rissa righeira. Egli non interviene mai nei primi quindici minuti di lotta e, al massimo, prova a fare irruzione sulla scena della contesa durante una pausa, dovuta alla stanchezza o al soccorso dei primi feriti. In attesa del momento opportuno per intervenire, egli si adopera per isolare l’area di lotta tramite lo srotolamento del nastro bianco-rosso: operazione preziosa che contribuisce sicuramente a tenere lontano i curiosi o gli sprovveduti che potrebbero tentare d’intervenire per riappacificare i contendenti.
Il segnale che una rissa righeira sta per terminare è l’uso reiterato della bestemmia, unito alla minaccia coniugata al tempo futuro.
Nella rissa righeira le donne sono da sempre considerate combattenti al pari degli uomini. Dopo il diritto al voto, si ritiene che il ruolo della donna nella rissa righeira sia la più rilevante manifestazione di parità di genere sul territorio della Repubblica italiana. In particolare, nella rissa la donna righeira, oltre ad essere eccellente combattente specializzata nella tecnica dello “strascino”,funge anche da richiamo, poiché immancabilmente emette urla a frequenza altissima, come gli ultrasuoni dei gabbiani.
Certo è che una vera rissa righeira finisce sempre con degli arresti e sulle pagine dei giornali locali.
Il capitolo al completo e tanto altro ancora a proposito del popolo “Righeira” lo trovate sul mio libro “Vamos a la playa” – fenomenologia del Righeira moderno, edito da Homo Scrivens.
La vignetta è di G. Covino (illustratore del libro).