Poemetto composto in occasione della posa della prima pietra della “Grande Opera” del movimento Spiaggista.
La prima pietra
“Chi vuole ripartir e dar peso al tempo
faccia il vuoto dov’ora sosta il chiasso
e liberi il pensiero nel frattempo
rifletta bene e rallenti il passo.
Per dar principio all’opera grande
ci vuole sempre un atto di coraggio.
Son belli i desideri ma chi svogliato attende
rimane fermo al palo del miraggio.
Si può scavare un fosso o spianare bene
di pietra ruvida ci sarà l’urgenza
che’ le parole son macigni ma la roccia meglio tiene
per fare da angolare alla speranza.
Non sarà un palazzo o uno stablimento
nè una fabbrica o una villa al mare.
Ma solo l’iniziar del cambiamento
il segno che si smette di aspettare.
E dopo questa prima ce ne saranno mila
di pietre enormi da accostare
che l’opera grande fino al cielo sale
chi non inizia non può mai finire.
Lo spiaggismo che dei sogni fa la fiera
invita a coltivare l’inventiva
e di posizionar già da stasera
la prima pietra della vita nuova”.
(Minori, 31.8.17)
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