Anche i delinquenti più efferati, che vivono in assoluta latitanza, hanno una loro casa ideale.
Tuttavia, si suppone per discrezione, non amano che il fatto si noti ed in genere, per vezzo o per necessità, sono costretti a vivere in zone periferiche ed isolate. Questo pur non rinunciando a nessun confort.
La casa ideale del boss della malavita di solito si trova in aperta campagna, spesso in un bosco. Dall’esterno l’unica traccia visibile della casa è un piccolo capanno degli attrezzi, all’interno ben occultata, ovvero coperta da sacchi di mangime per animali da cortile, vi è una botola dalla quale si accede all’abitazione vera e propria.
Per apprezzare la quale dunque occorre visionarla in sezione.
Il boss della malavita vive al di sotto della superficie del terreno come le talpe e le patate, in un immobile di mezzo ettaro di estensione, suddiviso in più livelli, come un parcheggio di un centro commerciale.
In questo esteso immobile vi sono solo pochi ambienti. Quello centrale della casa è il soggiorno dove campeggia un televisore al plasma da 55 pollici. Il numero dei pollici dello schermo tv viene considerato negli ambienti della malavita un misuratore del potere criminale. Il 55 pollici, secondo una sorta di codice interno, viene definito il massimo della nobiltà delinquenziale. Anche i malavitosi considerano uno schermo tv superiore ai 55 pollici, eccessivo, praticamente una cafoneria.
Elemento essenziale del soggiorno è anche il divano, in genere in pelle umana con il posacenere in ottone dorato sul bracciolo. Il boss è consapevole che fumare in un appartamento sotterraneo con poche possibilità di areazione, è rischioso, ma se ne fotte e fuma uguale.
Le pareti sono tutte tappezzate di carta da parati con motivi floreali, mentre il resto dell’arredamento è rigidamente in stile shabby chic misto ad un finto Luigi XIV.
Al primo livello si trova anche l’ufficio del boss, dove il capo incontra affiliati e contabili ed elabora nuove strategie. Per consentire ad ospiti improvvisi di restare nell’abitazione, il boss tiene pronta anche una piccola camera da letto supplementare.
Tuttavia il letto di questa camera è molto scomodo e sopra la testiera campeggia un ritratto del boss in posa da pontefice.
Il livello inferiore della casa è occupato dalla camera da letto del boss, dove questi può riposare, incontrare mignotte o andare in letargo per l’intera stagione invernale e svegliarsi in primavera. Accanto alla camera da letto vi è il bagno con la vasca idromassaggio a quattro posti, che a comando può sprigionare una quantità di bolle saponate superiore a quella di tutto il complesso delle terme di Montecatini.
Come da letteratura storica, il bagno del boss della malavita dispone anche di rubinetteria in oro massiccio e carta igienica in seta damascata. Il rivestimento è tutto in tessere mosaicate lucide, come da precisa richiesta della moglie. Dal bagno, scostando lo scopino del water ci si può infilare in un piccolo condotto utile per fughe di emergenza.
Da tale condotto, percorrendo carponi un percorso lunghissimo, il boss raggiunge un’altra abitazione dalle medesime caratteristiche, spesso dotata di una vasca idromassaggio ancora più ampia.
Dal punto di vista catastale la casa ideale del boss della malavita è formalmente in regola: registrata come 1 vano di 4 metri quadri, categoria C2, con una rendita di poche decine di euro.
La casa ideale del boss della malavita – clicca sull’immagine per ingrandire.
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