IL GALLERISTA

(Poesia, quartine/sestine in rima alternata)

“Il Gallerista

ama l’arte, della guerra

nella banda dirigista

fa il padrone della serra.

Se si atteggia a socialista

un rimorso poi l’afferra

punta in alto da statista

ma rimane terra terra.

***

Contempla i quadri

ma del partito.

Alle lepri da i cilindri

agli ostili il benservito.

rincorre pure i ladri

di voti, dell’impunito.

***

Da brillante illusionista

non ti dice mai il motivo

né confessa il progettista

dell’autentico obiettivo.

Soprattutto quando «gusta»

ama il popolo elettivo.

***

Predilige quel cronista

che il comizio lodativo

lo trascrive e poi lo smista

al giornale collusivo.

Non tentenna, il Gallerista

si esprime imperativo

ma ricorre al suo linguista

se costretto al congiuntivo.

***

Al tramonto il Gallerista

in diretta si collega

spiegando al giornalista

l’affare che gli frega.

Compare dall’ufficio

spassoso, col faccione

sgridando il focolaio

scoperto dal tampone.

«Da oggi zona rossa!»

urla il Gallerista

la voce che s’infossa:

raucedine d’artista.

***

Il buco orizzontale

adora il Gallerista

con la percentuale

si eleva ad urbanista

e tecnico stradale.

E’ pure paesaggista,

impegnato nel sociale,

sanitario specialista.            

***

E in preda ad un fatale

delirio imperialista

vuol farlo pedonale

il cammino del turista

e la spiaggia personale

mirarla sotto, a vista.

***

Non è pago

il Gallerista

al suo ego

nulla basta”.

***

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