Ferragosto è un giorno che di per sé, custodisce troppe aspettative.
L’idea e la colpa fu ed è, dell’imperatore Augusto che istituì le feriae Augusti nell’8 a.c., per fare una sola lunga “tirata” con le altre festività augustali. Da allora, si presume, ogni attività lavorativa viene sospesa nel giorno del 15 Agosto.
Ma se pensate che a Ferragosto ci si riposi e/o diverta, chiedete un parere all’Incontentabile, figura sociale sempre molto diffusa, che esercita tutto l’anno ma d’estate molto di più e che oggi è ansioso il triplo.
L’Incontentabile il 15 Agosto si sveglia, presto, già nervoso: vorrebbe andare al mare, perché oggi fa davvero troppo caldo, ma fino ad una settimana prima si lamentava perché l’estate non arrivava mai e sembrava Novembre. Vorrebbe fare il bagno ma sa che non lo farà, perché in spiaggia ci sarà troppa gente e neanche un posto libero. Ma solo una settimana prima si lamentava perché non c’era nessuno e dava la colpa alle politiche del turismo che lui, con un paio di sue idee personali, saprebbe risollevare in un quarto d’ora.
“Tutta questa gente in vacanza, allora dove sta questa crisi ?!” pensa l’Incontentabile. Lui che ha sempre sostenuto che “è evidente, c’è la crisi !”
La predica del prete è troppo corta a Ferragosto, lo stesso prete che quando attacca la predica non la finisce più. Fateci caso: la predica per il fedele Incontentabile non è mai della lunghezza giusta, a prescindere dal contenuto.
Se l’Incontentabile compra il giornale non può leggerlo come vorrebbe perché, porco giuda, non ci sono mai panchine all’ombra; però in inverno, più d’uno lo ha sentito lamentarsi perché non erano al sole (e il giorno dopo gli va ancora peggio perché il giornale manco esce).
Se prova a prendere l’auto per spostarsi, si imbatte nel traffico e non trova il parcheggio o se lo trova, costa troppo. Ma se gli chiedi un opinione rimane convinto che chi “viene da fuori” deve pagare il parcheggio. “Perché è così che funziona in tutti i paesi turistici !”
L’Incontentabile di città vorrebbe fare shopping ma trovare un negozio aperto è un impresa, proprio lui che si è sempre battuto per la chiusura dei negozi nei festivi. L’Incontentabile dopo pranzo vorrebbe riposare ma poi ci sono sempre i bambini (degli altri) che fanno chiasso e non si può mai stare tranquilli. “Facessero qualcosa di più intelligente questi maledetti bambini !” polemizza l’Incontentabile.
E se passa la musica sotto casa per l’Incontentabile è sempre nell’ora sbagliata, quando ancora dorme o è in bagno o sta ascoltando una notizia di fondamentale importanza alla tv. E poi questa banda musicale non è del paese o se è del paese dovrebbe essere di fuori e comunque suona sempre la marcia sbagliata. O sempre la stessa; però poi l’Incontentabile ama la tradizione e sostiene la banda, anche perché ci suona suo nipote.
E poi a Ferragosto in televisione non c’è mai niente di buono. Neanche una partita di pallone. L’Incontentabile lo dice serio, proprio lui che litiga al bar perché oramai c’è una partita di calcio ogni giorno e non c’è mai spazio per la cultura. Appunto, Ferragosto è il giorno che si presentano libri, inaugurano musei e mostre d’arte. E “che palle sti libri che nessuno legge, questi quadri scadenti che saprei fare anch’io” sostiene l’Incontentabile. A quei bambini che chiedono un aiuto per la pesca di beneficenza, l’Incontentabile risponde: “ma perché non andate a giocare a calcio nel cortile ?!”
L’incontentabile viene svegliato di soprassalto dai fuochi della mezzanotte. Perché non ha dormito nel pomeriggio e allora gli è venuto sonno. Oppure si piazza in prima fila per guardarli bene questi fuochi che non sono mai all’altezza. O li sparano da troppo lontano o da troppo vicino e poi erano meglio quelli dell’anno scorso o di due anni prima. L’Incontentabile è certo che i fuochi, in fondo, siano sempre uguali.
L’Incontentabile il 16 Agosto non sparisce, però, ad occhio, è più contento.
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