Le parole del governatore, che ha sorvolato l’area, hanno tranquillizzato tutti: grazie ad un finanziamento speciale di molti milioni di euro, i lavori inizieranno subito dopo il dissequestro dell’area e saranno rapidissimi e irreprensibili “come al solito”.
Inoltre sono in programma altre grandi opere per alleggerire la pressione nella zona.
L’annuncio arriva proprio al termine di un nuovo sopralluogo del perito inviato dal procuratore che ha, a sua volta, garantito massima fermezza sulla ricerca dei responsabili.
“La stagione della tolleranza è terminata” aveva affermato subito dopo il crollo “ora auspichiamo pene severe”.
Intanto sui luoghi sono giunti anche i tecnici incaricati che hanno stabilito di dover intervenire con una struttura che garantisca il massimo della sicurezza. “Sarà idrofuga, ignifuga, indistruttibile e gradevole allo sguardo” ha anticipato l’ingegnere capo.
“Si operi in tempi brevi. La stagione turistica va salvata” ha dichiarato il funzionario delegato agli organi di stampa, sopraggiunto a dare uno sguardo insieme al dirigente dell’ufficio preposto. “Il danno sarebbe altrimenti incalcolabile”.
“Faremo tutto quanto è nella nostra disponibilità” ha assicurato, quasi in contemporanea, l’assessore regionale, accorso prontamente, che ha compilato una lista di questioni da sottoporre al nuovo governo particolarmente sensibile a queste tematiche. “Incontrerò il presidente la settimana prossima sottoponendogli un dossier sufficientemente esauriente. Confidiamo nella sua immensa generosità”
“Le inefficienze della politica non le paghino i cittadini” è stato, parimenti, il monito dell’ amministratore dell’ente, mostrando ai presenti i risultati di un studio scientifico secondo il quale nei prossimi dieci anni tali fenomeni sono destinati a ripetersi se non si interviene con assoluta decisione.
Lunga la lista dei Sindaci che hanno offerto la propria collaborazione per snellire le procedure burocratiche e recuperare l’area nella sua interezza.
“Faremo da tramite con le cariche regionali con le quali abbiamo un rapporto sereno e privilegiato” hanno assicurato subito prima di posare per una foto ricordo dinanzi allo smottamento. Piccolo incidente invece per alcuni consiglieri municipali che recatisi nei pressi del dirupo hanno rischiato di precipitare. “Non volevamo venire. Sono stati i cittadini a chiedercelo. Siamo qua per dare il nostro contributo” si sono prontamente scagionati.
Nel frattempo sono già pronti tre “tavoli tecnici” ai quali siederanno i vertici del governo del territorio locale. Le risoluzioni adottate saranno alla base delle scelte del prossimo triennio di programmazione urbanistica.
Il delegato dell’assemblea, ha già annunciato che a breve partirà un progetto “pilota” per monitorare milioni di ettari di paesaggio, con la supervisione di esperti docenti universitari che si sono detti orgogliosi di offrire il loro contributo per una causa così nobile.
Visiteranno la voragine appena gli sarà possibile.
L’iniziativa sarà presentata la settimana prossima in un servizio che andrà in onda nel telegiornale nazionale.
Nel frattempo ha fatto particolarmente scalpore la visita del giovane deputato che ha previsto un piano straordinario di diversi milioni di euro che rivoluzionerà completamente il concetto di controllo e prevenzione dell’ambiente. “Saremo i primi in Europa. Come al solito” ha dichiarato con fierezza.
Domani, infine, previsto l’arrivo di un alto rappresentante del partito. Manifesterà la sua passione per gli abitanti e il territorio.
Garantita la diretta social.
(P.S.: L’articolo è ironico. Non si sa mai…)
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Il governo (del territorio) dei peggiori