Tra i metodi di tortura contemporanei, gli storici del XXIII° secolo inseriranno senza dubbio anche gli audio whatsapp. Chi ha inventato i vocali, ve lo anticipo, sarà processato da un tribunale tipo dell’Aja per crimini contro l’umanità.
Siccome l’architetto è uno delle vittime preferite dei vocali whatsapp, ecco la classifica dei 10 tipi di vocali che non vorrebbe mai ricevere, in ordine crescente di pericolosità.
Al 10° posto: Il rateale. Si tratta di vocali spediti a rate. Di solito le frazioni sono 3, ma anche 4 e in casi più drammatici 6. A volte, ognuno di questi, tranne ovviamente il primo, contiene un piccolo riassunto delle informazioni o dei quesiti contenuti nel precedente, fino a quando il riassunto supera la lunghezza del vocale e si è costretti a ricominciare daccapo. Il vocale rateale ha la caratteristica di distribuirsi lungo alcune ore, a volte giorni. All’architetto occorre aspettare che finisca la saga per poi ascoltarli in sequenza. Pericolosità: modesta, quasi inoffensivi.
Al 9° posto: Il lunghissimo. E’ la variante molesta del rateale, poiché raduna tutte le parti del vocale in un solo lunghissimo monologo che può durare dai 3 ai 140 minuti. E’ considerato alla stregua di una seduta psicoterapeutica. L’architetto li ascolta impassibile come fosse un podcast, durante gli spostamenti in auto o in treno, oppure a letto per prendere sonno al posto delle benzodiazepine. Pericolosità: bassa. Sostanzialmente innocuo.
All’8° posto: Il misterioso. A volte anonimo, proveniente da numero sconosciuto, in altre occasioni da personaggio noto ma solo marginalmente, che utilizza il vocale per invocare una serie di persone e/o parentele che l’architetto ignora per poi proporre affari oscuri da concordare tramite incontri in luoghi riservati dove, gli anticipa, gli potrà comunicare di persona notizie di fondamentale importanza. Sono vocali al quale l’architetto non risponde perché lo spettro dell’avviso di garanzia è sempre dietro l’angolo. Pericolosità: Enigmatica. Moderata.
Al 7° posto: L’inopportuno. Si tratta del vocale che l’architetto riceve tra il sabato sera o la domenica mattina o magari durante le ferie estive mentre è al mare oppure il giorno di Natale. E che nei confronti del quale l’architetto, se furbo, per punizione pratica assoluta l’indifferenza, lasciandolo inevaso per giorni. A volte se ne dimentica. Pericolosità: irritante ma risolvibile.
Al 6° posto: L’incomprensibile. Sono vocali recitati in lingue sconosciute o in dialetti estinti oppure da una trincea sotto un bombardamento o durante la demolizione di un edificio. L’architetto, disperato, lo ascolta mille volte prima di dichiararsi sconfitto e di inviarlo al RIS sezione “fonica” per la decriptazione. Pericolosità: Acustica. Nella media.
Al 5° posto: L’autoritario. Preoccupa molto questo tipo di vocale che contiene solo comandi con relative conseguenze nefaste se l’architetto non adempie anche in tempi strettissimi agli ordini. Provengono da capo cantieri molto nervosi, artigiani cattivi, dirigenti prepotenti o genitori/partner dispotici. Di solito terminano con minacce, anche fisiche. Architetti particolarmente timorati, assediati da vocali del genere, possono modificare qualsiasi cronoprogramma giornaliero, pianificazione mensile, obiettivo annuale e progetto di vita. Pericolosità: Concreta. Medio-alta.
Al 4° posto: L’inquirente. I vocali inquirenti arrivano da committenti indecisi in preda a crisi decisionali acute che scaricano tutti i propri dubbi sull’architetto costretto a trasformarsi in tuttologo per riuscire a rispondere alla sequenza di domande. Il vocale inquirente si ispira chiaramente al “domandone” che Mike Bongiorno rivolgeva ai concorrenti di “Lascia e Raddoppia”. L’architetto può “lasciare” ed essere eliminato oppure provare a rispondere, sapendo però che, pure in caso di successo, non raddoppierà l’onorario. Pericolosità: Enciclopedica. Forte.
Al 3° posto: Il catastrofico. Annunciano sciagure in corso: sequestri, incidenti sul lavoro, sopralluoghi di carabinieri, finanza, forestale ecc. Oppure crolli, bocciature di soprintendenze, perdita di finanziamenti, ritrovamenti archeologici nelle fondazioni, morte di funzionari benevoli. O solamente predicono una di queste cose. In quest’ultimo caso, l’architetto li esorcizza con i noti gesti apotropaici. Pericolosità: Rovinosa. Elevata.
Al 2° posto: L’ansioso. Secondo la società nazionale di cardiologia, un vocale di un ansioso provoca nel destinatario un aumento di battiti cardiaci al ritmo di 10/sec., 15 nel caso di un architetto che è già leggermente trepido di suo. Ne consegue che, ricevendo un vocale del genere, della durata di 1 minuto, l’architetto può raggiungere i 180 bpm, ritmo rubricato come “fenomeno tachicardico di grado severo” con rischio concreto di infarto del miocardo. Naturalmente l’architetto può ascoltare questo tipo di vocale solo dotandosi preventivamente di farmaci antiaritmici. Pericolosità: Patologica. Grave.
Al 1° posto: Il bisognoso. Sono quei vocali nei quali l’interlocutore dell’architetto, solitamente un imprenditore edile ma non è detto, chiede denaro. Chiaramente, solamente, assolutamente e indiscutibilmente denaro. Ovviamente non li vuole dall’architetto, ci mancherebbe altro, ma li vuole grazie all’architetto che ovviamente già ha i problemi suoi a farsi pagare lui. Così va il mondo nel metaverso degli architetti. Pericolosità: Inquietante. Gravissimo.
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