GLI ALBERISTI

Un recente studio della prestigiosa Società di Frenologia e Antropologia Calabra, ha riconsiderato le teorie lombrosiane arrivando a stabilire che è dalla fisiognomica dell’albero di Natale che si rilevano le predisposizioni e le caratteristiche cognitive della maggior parte degli esseri umani.

Lo studio ha selezionato circa un milione di Alberisti, suddividendoli in tipologie sintomatiche degli istinti repressi e delle inclinazioni professionali.

Per ora lo studio non è ancora stato pubblicato perché le pagine delle riviste scientifiche sono tutte occupate dai virologi, ma ci sono buone possibilità che avvenga in futuro.

Vi anticipiamo sinteticamente quali sono le cinque principali categorie di Alberisti:

  1. DIMENSIONISTI: Convinti che le dimensioni contino, i D. costruiscono l’albero di Natale più grande che possono, a volte anche più del luogo che lo deve contenere. Per questo, alcuni D., ritengono sia più opportuno realizzare l’albero di Natale in cortile o sul terrazzo. I D. più celebri trovano spesso appagamento nella decorazione di piazze pubbliche, centri commerciali, aule magne o residenze di capi di stato.

I D. si rintracciano più frequentemente tra politici in campagna elettorale, commercianti, direttori di quotidiani, palazzinari e attori porno.

A questi si contrappongono i MINIATURISTI, che propongono un approccio “Low Profile” anche col Natale preferendo che l’albero non superi i 40 centimetri di altezza base inclusa. Sono, di solito, orafi, sindacalisti, obiettori di coscienza, informatici, commercialisti, numismatici, dipendenti pubblici, pigri in genere.

  • COLORISTI: La categoria dei coloristi si distingue per l’attenzione verso l’aspetto cromatico degli addobbi dell’albero di Natale. Anche, anzi spesso, esagerando. In generale esistono C. integralisti (tutto bianco o tutto rosso) e C. eretici (tutta la gamma mischiata furiosamente) in funzione della loro ortodossia negli accostamenti.

I C. sono gli stilisti, commessi dei negozi di abbigliamento, parrucchieri, fruttivendoli, writers, ministri della sanità, barman e cantanti neomelodici.

La categoria contrapposta è quella dei GRIGISTI che, seguendo la rassicurante teoria per cui “la tonalità neutra sta bene su tutto”, propongono l’osservanza dogmatica del tradizionale “grigio topo” e, in ogni caso, la sobrietà più assoluta. Si tratta di artisti d’avanguardia, pessimisti, scommettitori, militari, Papi emeriti e imbianchini.

  • PANETTONISTI: I P. sono coloro che non si preoccupano tanto delle caratteristiche dell’albero di Natale, ma di ciò che va sistemato alla base. Per i P., infatti, un albero di Natale non è tale se non è corredato dagli alimentari propri della festa. A volte le pile dei panettoni superano in altezza l’albero stesso. A questi si abbinano cesti di prodotti tipici: torroni, sottaceti, bottiglie di spumante, frutta secca. Anche roba fatta in casa. Spesso i P., per impressionare i visitatori, utilizzano anche scatole vuote di dolci consumati negli anni precedenti. O prodotti riciclati e/o avanzati ma ancora ugualmente scenografici. Ecco perché quando un P. decide di donare qualcosa estraendolo dal catasto dell’albero, bisogna sempre controllare la data di scadenza.

I P. sono chef, pasticcieri, gestori di ristoranti e agriturismo, Assessori regionali, casalinghe sole, magazzinieri, notai e baby pensionati.

In contrapposizione troviamo i TISANISTI che non cedono alla deformazione capitalistica-alimentare del Natale e propongono salutare astinenza, almeno nutrizionale: dietologi, internati, gente col senso di colpa, vegani, maratoneti e concorrenti del Grande Fratello.

  • ILLUMINISTI: Gli I. puntano tutto sull’illuminazione dell’albero di Natale. Non solo per numero e per intensità delle lampade, ma anche per disposizione scenografica e sincronia dell’intermittenza. Un’I. particolarmente maniacale arriva a montare e smontare le serie sull’albero anche dieci volte prima di dichiararne l’esecuzione a regola d’arte. Spesso l’albero degli I. va tenuto acceso in solitudine, poiché anche solo la concomitante accensione della lavatrice o di un phon farebbe “saltare” il contatore. Ecco perché gli I. hanno tutti il contratto per almeno 6 kW domestici.

Sono architetti, elettricisti, vetrinisti, insegnanti di lettere, ottici e faristi.

Dalla parte opposta si schierano gli OSCURISTI che preferiscono lasciare l’albero nelle tenebre ed “accenderlo” solo su esplicita ed esclusiva richiesta. Sono i metronotte, gli avari, gli evasori fiscali, i vampiri, i camionisti, molti preti, gli scrittori di gialli e i gattari.

  • PALLISTI: La categoria dei P., invece punta tutto sul corredo di palle che riempie l’albero di Natale. Sfidando la resistenza strutturale del sostegno i P. appendono centinaia di palle di tutte le dimensioni, materiali e fattezze. Palle grandi, piccole, palle animate, mezze palle e palle vintage. In genere il P. non si accontenta delle palle sull’albero ma ne riempie la casa, appendendole ovunque: in cucina, in camera da letto, nel soggiorno e persino nel bagno: palle all’Arbre Magique. A volte ne porta sempre con sé qualcuna, non si sa mai dovesse servire.

I P. sono gli avvocati, i manager, gli allenatori di calcio, i politici, i venditori porta a porta e i tossici.  

Il loro contrario sono i NUDISTI, che preferiscono l’albero privo di palle e la vita senza orpelli e illusioni. Giardinieri, sommozzatori, ascensoristi, ingegneri, ambientalisti, filosofi e poeti esistenzialisti.

Infine, siccome l’albero di Natale si fa generalmente in famiglia e preferibilmente in coppia, gli scienziati hanno anche indicato le unioni nelle quali si rintraccia la migliore armonia di coppia, che sono:

Lui: PALLISTA + Lei: ILLUMINISTA = Albero di Natale molto bello.

Lui: PANETTONISTA + Lei: COLORISTA = Albero di Natale molto attraente.  

Lui: DIMENSIONISTA + Lei: NUDISTA = Albero di Natale nella norma ma molto divertimento.

(immagine tratta da freepik.com e rielaborata)

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