Secondo Raymond Carver, uno dei massimi scrittori americani del novecento, le parole sono pietre e hanno di conseguenza il compito di essere ferme, chiare e ben ancorate al suolo. Per questo stesso motivo, quando sono ambigue e scivolose, sono anche pericolose.
E’ questo il messaggio a mio avviso più rilevante, che ho lasciato alla platea del Premio Internazionale Ischia d’Architettura, in occasione del ricevimento del “PREMIO PIDA giornalismo 2020” che mi è stato consegnato il 1° Ottobre.
In uno dei suoi racconti più noti (Cattedrale) Carver mostra quanto l’esperienza del disegno aiuti ad accorciare le distanze del tempo, insegnando a vedere le cose pur ad occhi chiusi. E’ un obbligo e un pregio che gli architetti non dovrebbero dimenticare di possedere.
Aver ricevuto un premio dedicato al “giornalismo” senza essere giornalista è, per me, motivo di contentezza. Vale come consapevolezza che la divulgazione di una materia così complessa come l’architettura, prima ancora che di certificazioni, ha bisogno di passione.
D’altronde ogni scrittore non può fare a meno di occuparsi d’architettura.
Ovunque ci troviamo, anche nel posto più recondito del pianeta, l’architettura è sempre là intorno, spesso ci stiamo dentro, ancora più spesso la attraversiamo.
E’ nella storia, stimola la memoria, compare nei desideri, si ripresenta durante ogni viaggio. Rappresenta un’ occasione, nutre la fantasia, è impenetrabile e al tempo stesso sorprendentemente chiara.
Il paesaggio è architettura. Rimane tale anche quando non siamo più in grado di vederlo.
E non sono, forse, anche le nostre vite una serie di architetture diverse e avvincenti?.
L’architettura racconta sempre una storia, ne ha almeno una alle spalle e ne avrà cento altre in futuro.
Con i mezzi a disposizione e per quanti avranno piacere di leggere, c’è dunque ancora tanto da raccontare.
Coraggio, avanti!.
Ringrazio la giuria del Premio PIDA: Luigi Prestinenza Puglisi, Luca Gibello (Giornale dell’architettura), Francesco Pagliari (The Plan). L’organizzatore del premio: Giovannangelo De Angelis. L’intero staff della manifestazione per l’accoglienza.