“L’architetto invecchia piano
a quaranta è ancora un pupo
sogna muto il multipiano
sempre al ciglio del dirupo.
A trent’anni pensa in grande
a cinquanta ha il cuore in pace
ai suoi sogni e le domande
ripensare non dispiace.
Certo il tempo è ancora tanto
per non darla vinta a loro
e cambiare orientamento
dentro il mondo del lavoro.
E siccome invecchia lento
ha tenacia ed energia
per provar lo scappamento
e migrare in Albania.
Dove ancor si costruisce
e l’architetto raggranella
chè nessuno trasgredisce
al pagar della parcella.
O di fare un salto in Cina
dove ritrovar la stima
ma c’è un clima da officina
ed è scarsa la cucina.
Ma se invecchia calmo e attento
il consiglio meno incerto
per fuggire al turbamento
è scappare nel deserto.
O su un’isola sperduta
con lo sguardo in faccia al vento
chè la vita è troppo bella
per sprecarla nel cemento”.
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