BLUES DEL VACANZIERE STANCO

stanco

 

 

 

 

 

 

“Sulla spiaggia non c’è spazio.

Sul traghetto non ci salgo

ed il traffico è uno strazio

tutti fermi nell’ingorgo.

Oh yee

 

Il telefono già squilla.

Alla doccia c’è chi urla.

Al ristorante c’è la fila

non c’è posto nella sala.

Oh yee yee

 

Mangeremo sulle scale

il panino col prosciutto.

Sotto un sole tropicale

con la birra faccio un rutto.

(assolo di chitarra elettrica)

 

Ma il vigile cattivo

non si muove a compassione.

Lui ci sfratta, io dormivo

ero in piena digestione.

Oh yee, oh yee

 

Gradirei un bel sentiero

ma il piromane più scemo

ha incendiato un bosco intero

e la costa è un tutto un fumo.

 

Dappertutto è tutto pieno.

Ho lo sguardo sempre spento.

Sono stanco e tengo sonno

tornerò distrutto e affranto.

(Breve intermezzo al pianoforte)

 

Lo scirocco soffia caldo

hanno detto che rinfresca

ma lo farà soltanto quando

alzerò saracinesca

 

del negozio al corso Umberto

tra lo smog delle vetture

e le ferie saran ricordo

tra il lavoro e le rotture.

(assolo di contrabbasso)

 

Ma chiedendomi un parere

risponderò con sguardo fiero:

soffre tanto il vacanziere

in questo inferno giornaliero.

Oh yee oh yee”.

(Finale sfumando)

 

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