Grazie ai potenti mezzi del digitale terrestre, a casa mia si vedono solo quattro canali: rai 1, rai 2, rai 3 e rainews24, però rai 3 non tanto bene. Ieri sera intorno alla mezzanotte, quindi, la mia televisione era monopolizzata dai risultati dei ballottaggi delle amministrative. Si fosse visto la7 avrei potuto sintonizzarmi anche sulla maratona di Mentana che è sempre più vivace di Vespa, ma purtroppo si tratta di una frequenza sconosciuta alla mia antenna.
Non essendo molto esperto di politica, ho dovuto prestare molta attenzione per capire bene quello che era successo, perché certamente era successo qualcosa di importante se la rai, a reti unificate, dedicava tutto questo spazio ai risultati. Comunque, tra un collegamento e un altro, schemi geografici e qualche grafico a torta, ho capito questo:
1) C’è aria di cambiamento perché gli italiani vogliono voltare pagina. Da oggi in questo paese cambierà tutto. Sono parole che si erano dette in tante precedenti votazioni ma questa volta è sicuramente la volta buona. L’ha detto un sindaco di una città con 55000 votanti, eletto con il 51% dei voti con l’astensione al 60%.
2) Non avendo visto Renzi su nessun canale rai, credo che il PD non possa dire di aver vinto.
3) Avendo visto Brunetta almeno su un paio di canali rai, credo che Forza Italia possa dire di aver vinto.
4) C’era uno che, non potendosi presentare lui, aveva candidato la moglie. Il che, riflettendoci, è comodo, così non occorre neppure cambiare le foto di famiglia sulla scrivania del sindaco. Però non ha vinto. Meglio così, altrimenti finiva che, tra qualche anno, Berlusconi candidava il cane Dudù.
5) Quando ho spento la televisione, intorno a mezzanotte e trenta, Gasparri era al tg3 linea notte. Stamattina alle 7, quando l’ho riaccesa, era ad Uno Mattina. Vestito uguale. Ne deduco che Gasparri abbia dormito negli studi della rai. (inoltre la legge sul digitale terreste, quella che tecnicamente mi costringe a vedere solo la rai porta il nome proprio di Gasparri, da qui la legittimità a comparire sulle reti rai a qualsiasi ora del giorno e della notte).
6) Stamattina, dopo una lettura attenta dei voti, c’era uno che sosteneva che in realtà anche il PD aveva vinto. Però non era molto convincente, anzi, in realtà non sembrava convinto neppure lui.
7) “Al di là di tutto, il dato più rilevante e, sicuramente più preoccupante, è stato quello dell’astensionismo. I cittadini hanno manifestato disaffezione nei confronti di questo tipo di politica, per questo motivo bisogna impegnarsi di più per dare risposte alle loro esigenze” (parole testuali di una graziosa deputata grillina in collegamento solitario con Vespa da piazzale Montecitorio).
8) A Trapani non è andato a votare praticamente nessuno (solo il 26%). E mi sembra anche normale, ieri laggiù c’erano 32 gradi e il mare di Trapani è meraviglioso. Inoltre in mezz’ora di traghetto sei a Favignana. Ma voi siete mai stati a Favignana ?.
9) Sesto San Giovanni, definita la “Stalingrado d’Italia”, per la prima volta nella sua storia, non ha un sindaco di sinistra. Notizia utile perché ora qualcuno andrà almeno a studiarsi il perché di questo soprannome. (l’epiteto lo aveva già utilizzato Grillo per Parma, ma in maniera indebita).
10) Salvini, probabilmente non potendo raggiungere nessuno studio televisivo, ha mandato un videoselfie. Ha detto che dopo questi risultati bisogna tornare subito al voto. Ma a me pareva un video dell’anno scorso. O di due anni fa. Tanto è uguale.
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