LA BEFANA SU AMAZON

befana-550x340La piccola Sofia è in quell’età nella quale si è già piuttosto grandi per aver capito che Babbo Natale e la Befana probabilmente non esistono, ma ancora abbastanza piccoli per fingere di crederci e quindi ricevere dei regali.

E’ inoltre anche cresciuta a sufficienza per effettuare navigazioni su internet e cercare le cose che le piacciono di più sulla rete. Quest’anno, ad esempio, verso la metà di Dicembre su Amazon si è innamorata di un caricabatterie per smartphone a forma di unicorno. Un oggetto tanto economico quanto introvabile, tanto che i parenti più stretti, allertati dalla richiesta, se ne sono messi alla ricerca, chiedendo in decine di negozi, ma senza successo. Finché si sono arresi e hanno effettuato l’acquisto da Amazon, che li ha prontamente avvertiti che il prodotto in questione sarebbe dovuto arrivare nientemeno che dalla Germania e quindi sarebbe stato consegnato tra il 28 Dicembre ed il 5 Gennaio.

Questo ha fatto immediatamente perdere a Sofia la possibilità di ricevere il caricasmartphone a forma di unicorno direttamente dal capiente sacco di Babbo Natale che, dunque, ha dovuto ripiegare su un altro gadget più facilmente reperibile in zona.

Il contrattempo non ha stupito Sofia che, non si sa come, già pratica di acquisti online, aveva già simulato l’acquisto dell’unicorno e appreso che non sarebbe stato consegnato in tempo per Natale.

Ecco che a questo punto è tornata molto utile la Befana. Prima ancora che i parenti stretti di Sofia provassero a giustificare l’anziano Babbo con alibi tipo “la letterina non è arrivata”, “si è confuso con un altro bambino”, Sofia aveva già rimodulato la sua richiesta, esprimendo il desiderio che fosse la Befana ad occuparsi dell’ordine e di portarle il caricabatterie dello smartphone con le sembianze di unicorno.

Se credi davvero alla Befana” le hanno risposto, “sarà lei a portarti questo regalo”.

Sofia ha fatto di “si” con la testa, persuasa, forse, non tanto dalla serietà della Befana ma dalla precisione di Amazon.

I parenti stretti di Sofia sperano che lei creda ancora alla Befana, così come si crede nei sogni, nella fantasia e nella libertà, così come si spera che le emozioni  possano arrivare all’improvviso dal cielo. Da un sorriso, un incontro, da un desiderio nascosto nel fondo del cuore.

Ieri sera Sofia era al centro commerciale con la zia. Un grande negozio di giocattoli esponeva bambole bellissime che sembravano vere.

Entriamo zia” ha chiesto Sofia. E sono entrate, solo a guardare però, tra gli enormi scaffali.

Lungo il corridoio dei giochi da tavolo, in basso, poggiate sul pavimento, c’erano quattro voluminose buste di plastica chiuse con delle spille metalliche ed un foglio attaccato sopra sul quale c’era scritto a caratteri belli grossi.

“Befana per il sig. Rossi. PAGATO”. Proprio così: con il “PAGATO” a lettere maiuscole, così che si vedesse meglio.

Fortunatamente Sofia si era distratta appena a guardare un tabellone del gioco dell’oca in versione terzo millennio, così è stato un attimo che la zia, svelta, si è messa davanti al cartello nascondendolo alla bambina. Poi, con adeguato distacco, le ha preso la mano e la tirata via.

Andiamo, qui ci sono solo giochi per maschio”, le ha detto. Allontanandola dai regali per il sig. Rossi.

Ecco come tanta fatica per conservare intatta l’ingenuità di un bambino può essere compromessa dalla scritta “pagato” sui regali della Befana del sig. Rossi, lasciata da un venditore di giocattoli superficiale e distratto.

Propongo che lasciare un cartello così, in un negozio di giocattoli, sia considerato un reato.

P.S.: Amazon ha consegnato precisamente il 2 Gennaio, Sofia ha avuto il suo regalo e la Befana conservata, intatta, la sua credibilità.

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