Non passa anno che non si rinnovi l’usanza delle palle di Natale. Oh, quanto sono belle le palle di Natale !
Arrivano puntuali intorno alla fine di Novembre, quando già qualcuno comincia a chiedersi: “ma chissà se quest’anno ci saranno le palle di Natale ?” e non trascorre neanche un giorno da codesto dubbio che già queste arrivano; basta una mezza giornata di distrazione ed eccole là, che, in un batter d’occhio, le palle sono dappertutto.
Sono sempre belle, forse ogni anno più belle, anche se c’è chi denuncia che in fondo queste palle di Natale sono sempre le stesse, tuttavia chi prova a rifletterci giusto un minuto sa che non è così: le palle di Natale sono incantevoli ogni anno di più, perché, complice il tempo e la cattiva memoria, ogni anno ci sembrano diverse e la meraviglia si rinnova nel suo fulgore.
Le palle possiedono un dono speciale: brillano di luce propria, come stelle. Anche nel silenzio o nel buio assoluto, sono là, intorno a noi, ci sorvegliano, ci guidano, ci regalano quella speranza che profuma di futuro, ci rasserenano narcotizzandoci con la loro gaiezza patinata.
Le palle sono di tutte le dimensioni: grandi, anche grandissime, oppure medie ma ci sono palle anche più modeste, palle piccole che galleggiano un po’ nell’ombra, che tutte le volte che ti ci imbatti le scopri quasi sopite, dimenticate, ma queste, pur nella loro modestia, sanno ancora stupire.
L’euforia, è normale, si concentra quasi interamente per le palle più grandi: alcune sono enormi, occupano tanto vuoto da suscitare profonda emozione in tante persone di differente età ed estrazione sociale; curiose sono quelle palle proposte in rapida sequenza, ravvicinate, quasi unite come se si tenessero per mano, eppure mantengono la loro eleganza, sono esuberanti, queste palle, ma mai eccessive. Anche quando ci appaiono numerose, queste palle non smarriscono mai una loro dignità. Le palle hanno questo di bello: non sono mai volgari.
A chi si interroga su come facciano, ogni volta, a concederci palle così belle e grandi, si risponde che l’ingegno e l’immaginazione degli uomini è superiore ad ogni più fantastica realtà; comporre una palla è un’arte antica, persone campano con questa attività e nel tempo la sanno perfezionare, quindi non bisogna stupirsi di cotanta attrattiva, perché ci sarà sempre qualcuno che ci darà palle più belle e seducenti.
Ma, attenzione, la palla non è un esclusiva natalizia, la palla è un evergreen, ci si concede a tutte le stagioni e non passa mai di moda. Funziona in ogni circostanza, tra estranei, in treno, al bar, persino in ascensore quando affiora il disturbo, la palla risolve l’imbarazzo.
La palla piace ai bimbi e ai grandi, è perfetta nella geometria e vellutata al gusto, si integra al contesto e crea sempre un certo ambiente. Quando il Natale passa, sembra che le palle spariscano, ma non è così. Tranquilli: le palle ci sono tutto l’anno, certo fanno meno sensazione, non producono lo stesso effetto, ma, c’è di che restar sereni perché le palle non ci abbandonano mai.
La loro infantile ingenuità ci contagia e ci accompagna tutti i giorni dell’anno.
E questo, francamente, ciò che ci piace della palla.
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