20 cose che non sapete sulla stazione marittima di Zaha Hadid a Salerno

salerno-stazioneLo scorso 25 Aprile è stata inaugurata a Salerno la stazione marittima, opera di architettura contemporanea firmata dall’archistar di origine irachena Zaha Hadid, purtroppo scomparsa solo pochi giorni prima. Si tratta della prima opera postuma della Hadid e certamente di un edificio dall’aspetto avveniristico quanto simbolico. La stazione ha il pregio di essere rimasta molto moderna nonostante sia stata progettata 17 anni fa. In genere in Italia le architetture contemporanee non vengono realizzate e,  se vengono realizzate, per vederle terminate ci vuole così tanto tempo che nel frattempo non sono neanche più contemporanee.

Per Salerno si tratta della prima vera grande opera di architettura che viene conclusa, altri colleghi della Hadid non hanno avuto miglior sorte: Chipperfield, Bofill, Fuksas stanno ancora aspettando, in compenso sono ancora vivi.
Renzi, premier notoriamente refrattario alle celebrazioni, ha visitato la stazione il giorno prima, ma era convinto si trattasse di un ristorante sul mare.

L’inaugurazione del 25 Aprile, nonostante le cattive condizioni metereologiche è stata un grande successo. Il governatore De Luca è riuscito a rilasciare 18 interviste in meno di 2 ore, si tratta di un record del mondo assoluto che ha eguagliato quello di Alemanno durante la nevicata di Roma del 2012.
La stazione marittima è finita sui giornali di tutto il mondo e sono state scattate migliaia di foto, tuttavia ci sono alcuni suoi aspetti e curiosità che nessuno conosce.

20 cose che non sapete sulla stazione marittima di Salerno di Zaha Hadid

1) Fino al 2006 la Hadid era convinta che la stazione si stesse costruendo a Palermo: infatti tutte le volte che i suoi collaboratori tornavano dalla città campana, lei chiedeva sempre se le avevano portato un cartoccio di arancine.

2) In Cina nella regione dello Shandong, nel bacino di Hai He, esiste un edificio identico per aspetto e dimensioni alla stazione marittima di Salerno, che però viene usato come ripostiglio per le scope.

3) All’agenzia del territorio la stazione marittima della Hadid è stata accatastata come 3,5 vani in categoria C3, classe 4^. Questo non la pone al riparo da un futuro accertamento fiscale.

4) L’APE (attestato di prestazione energetica) redatto da un noto geometra di Battipaglia individua la stazione marittima della Hadid in classe energetica “F”. Tra le raccomandazioni il geometra ha inserito la possibilità di installare persiane oscuranti in alluminio alle finestrature. Con 1500 metriquadri di persiane si raggiungerebbe la classe “D”.

5) In realtà la stazione poteva essere conclusa nel 2008, ma si è voluto temporeggiare per aumentare la suspence. Per lo stesso motivo l’edificio definito “Crescent” opera di Ricardo Bofill sarà pronto nel 2030.

6) Durante l’inaugurazione della stazione marittima si è verificata la più alta densità di architetti al mondo: ben 12 architetti per ogni metro quadrato. Secondo una accurata statistica, di questi 12, 8 sono disoccupati, 2 sono pensionati e altri gli due stanno per diventare una delle due cose.

7) In uno dei bagni della stazione marittima c’è una botola nascosta che se ci si cade dentro ci si ritrova, non si sa come, in piazzetta a Capri.

8) La Hadid era così orgogliosa della stazione marittima di Salerno che ne aveva ordinati altri due modellini in scala 1:10 da mettere nel giardino della sua casa di Miami per far giocare i nipoti.

9) Secondo un immobiliarista della provincia di Caserta, la stazione marittima, in una eventuale trattativa privata, può valere fino a 3.300 euro a metro quadro, arredo e spese notarili escluse.

10) Nella stazione marittima di Salerno l’effetto eco è talmente pronunciato che Grignani sembrerebbe intonato.

11) Il progetto della stazione in realtà non sarebbe tutto merito della Hadid, ma di un suo cugino di secondo grado proprietario di una pescheria a S. Maria di Leuca (LE) che ha studiato architettura alle serali.

12) Fino ad una settimana prima dell’inaugurazione il 75% dei politici locali era convinto che Hadid fosse il nome di un centravanti del Brescia in procinto di passare in prestito alla Salernitana.

13) All’esame della soprintendenza ai beni architettonici, il progetto per la stazione passò senza prescrizioni con l’originale motivazione: “si inserisce perfettamente nel paesaggio circostante”.

14) Il fronte ambientalista ha giudicato con sufficiente benevolenza l’intervento della stazione marittima, i più integralisti, contrari all’uso così massiccio del cemento armato, sono stati convinti con l’inserimento delle fioriere all’ingresso, con orchidee e gerani, anche finti.

15) Per realizzare la stazione marittima di Salerno sono state utilizzate 3000 tonnellate di calcestruzzo, che sarebbero appena sufficienti a riempire le buche della zona orientale della città.

16) Caso mai non dovesse funzionare bene come stazione marittima, esiste già un piano di riconversione in pensione a 24 stanze, con bagno in comune e mini-frigo in camera.

17) L’imbianchino che ha tinteggiato la stazione marittima ora è proprietario di una catena di alberghi a Manhattan.

18) Il primo approdo alla stazione marittima è stato quello di un cargo battente bandiera indonesiana, contenente 19000 tonnellate di sigarette di contrabbando, che aveva sbagliato rotta.

19) Nella stazione marittima, al piano terra, non c’è campo.

20) Fosse viva, oggi, la Hadid non potrebbe progettare la stazione marittima poiché, non avendo frequentato i corsi di aggiornamento, non è in regola con i crediti.

TWITTER: @chrideiuliis

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3 Comments 20 cose che non sapete sulla stazione marittima di Zaha Hadid a Salerno

  1. Vincenzo Famiglietti 26 Febbraio 2020 at 22:13

    Con la pretesa di essere comico o ironico, non so, perde senso ogni argomentazione. Comunque Hadid era irachena non iraniana.. Complimenti

    Reply
    1. admin 27 Febbraio 2020 at 09:34

      Sono troppo timido per avere pretese.
      Grazie dei complimenti e per la segnalazione del refuso (corretto).

      Reply
  2. luino 11 Marzo 2020 at 10:42

    sinceramente mi ricorda un’auto degli anni ’50. Ma la Hadid è architetto o stilista? non ricordo bene…

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